Prescrizioni per un corretto uso della risorsa idrica

In considerazione della prolungata assenza di piogge si invita la cittadinanza ad un corretto e parsimonioso uso dell’acqua. Nonostante le piogge degli ultimi giorni e le abbonanti nevicate di inizio anno, si stanno registrando piogge decisamente al di sotto della media non solo stagionale, ma anche degli anni che si ricordano come più siccitosi (ad esempio 2003 e 2007). Pertanto lo stato delle riserve idriche  risulta essere pari a quello che si registra alla fine della stagione estiva

Si allegano alcune semplici norme di comportamento da seguire per limitare il consumo di aqqua potabile :

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I Comuni dell’Unione montana dei Comuni del Mugello hanno emesso ordinanze tese a limitare il consumo della risorsa idrica scaricabili dai rispettivi siti web delle amministrazioni.

Estratto ordinanza sindacale tipo:

IL SINDACO

VISTI

  • il D.Lgs. 152/2006, “Norme in materia ambientale”, ed in particolare la parte terza e l’art. 144, commi 1 e 2, secondo cui l’uso dell’acqua per il consumo umano è prioritario rispetto agli altri usi del medesimo corpo idrico superficiale o sotterraneo e che gli altri usi sono ammessi solo quando la risorsa è sufficiente e a condizione che non ledano la qualità dell’acqua per il consumo umano;
  • il Piano di Tutela delle Acque della Regione Toscana, approvato con D.C.R. 25.01.2005 n. 6;
  • la Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno n. 204 del 28.02.2008 “Adozione del progetto di Piano di bacino del fiume Arno, stralcio “Bilancio Idrico”;
  • il Regolamento regionale 26 maggio 2008, n. 29/R “Disposizioni per la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi di acqua erogata a terzi dal gestore del servizio idrico integrato”;
  • il Decreto Legislativo n. 267/2000, “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” e in particolare l’art. 7 bis e l’art. 50;
  • la Legge 24 novembre 1981 n. 689;
  • il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 87 del 4 aprile 2012 con cui è stato dichiarato lo stato di emergenza idrica regionale ai sensi dell’art. 11 comma 2 lett. a) L.R. 67/2003.

dato atto che

il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 87 del 04.04.2012, nelle premesse, descrive le motivazioni che hanno condotto alla dichiarazione di stato di emergenza regionale:

  • lo stato di siccità che interessa ormai da mesi l’intero territorio regionale così come risulta dalla documentazione disposta dal Settore ideologico della Regione Toscana in merito alla quantificazione degli apporti meteorici a partire dal 2001 che evidenzia, per i mesi da marzo 2011 a marzo 2012, apporti meteorici medi ben al di sotto dei valori medi dei corrispondenti mesi del decennio 2001 – 2010 in tutto il territorio regionale, fatta eccezione per una zona marginale dell’alta Toscana;
  • la documentazione tecnica fornita dallo stesso Servizio Idrologico della Regione Toscana in merito al monitoraggio delle risorse idriche superficiali e sotterranee in cui si evidenzia un marcato deficit rispetto alle medie degli ultimi anni (1996 – 2010 per i deflussi superficiali e 2006 – 2011 per acque sotterranee);
  • dalla documentazione suddetta emergono valori medi negativi anche rispetto a quelli registrati negli anni 2003 e 2007, anni di particolare e marcata siccità e che durante l’anno 2011 si sono registrate piogge inferiori, rispetto ai due anni 2003 e 2007, nei mesi di novembre, ottobre, giugno e agosto;
  • la sofferenza degli acquiferi superficiali e sotterranei già nel periodo di minimo consumo e del basso livello presente nel bacino artificiale di Bilancino;
  • in varie zone della Regione, per l’uso idropotabile, è già in atto da alcuni mesi un piano di razionamento e di rifornimento con autobotti;
  • le previsioni fornite dal sistema regionale, in assoluta coerenza con quelle fornite dal sistema nazionale, non lasciano prevedere a breve significativi apporti pluviometrici come risulta dal report sulle previsioni stagionali a breve medio termine prodotto dal Consorzio Lamma;
  • la naturale minore efficacia delle eventuali piogge nel periodo estivo e tenuto conto del prevedibile progressivo aumento della domanda di acqua per usi agricoli;

DATO ATTO ALTRESI’ CHE

  • in conseguenza della attuale situazione di diffusa siccità, la Provincia di Firenze, ente competente per le concessioni di risorsa idrica, ha emanato atti di divieto di prelievo diretto dai corsi d’acqua provinciali per tutti gli usi non prioritari, al fine di salvaguardare, oltre ai fondamentali aspetti di carattere ambientale, gli approvvigionamenti potabili, per le attività produttive e antincendio;
  • il gestore del servizio idrico integrato, oltre alle principali Istituzioni pubbliche, ha invitato gli utenti, anche a mezzo stampa, al risparmio di acqua, data la situazione di diffusa siccità;
  • i Sindaci dei Comuni della Provincia di Firenze, su impulso dell’ente provinciale, hanno ritenuto opportuno definire una strategia comune di risparmio della risorsa idrica distribuita attraverso l’acquedotto, al fine di razionalizzare in modo compiuto il prelievo e l’uso della risorsa stessa;
  • l’Ufficio Risorse Idriche della Direzione Difesa del Suolo della Provincia di Firenze ha inviato una proposta di provvedimento a tutti i Comuni della Provincia di Firenze;

CONSIDERATO CHE

per le motivazioni sopra esposte ed in conseguenza dell’emergenza regionale per stato di siccità, dichiarata con il Decreto n. 87 del 4 aprile 2012, si ritiene necessario dover provvedere con immediatezza ad impartire disposizioni volte a razionalizzare l’uso dell’acqua erogata tramite acquedotto, ai sensi dell’art. 50 del D. Lgs. 267/2000, a titolo precauzionale, per la protezione dell’ambiente e la salvaguardia dei problemi per la salute e l’igiene pubblica locale

ORDINA

dalla data di pubblicazione della presente ordinanza, sino al termine della criticità idrica, che sarà comunicata tramite espressa revoca dell’ordinanza stessa:

  • a tutti gli utenti del servizio idrico integrato un uso estremamente accorto dell’acqua fornita da pubblico acquedotto;
  • agli utenti di tipo domestico del servizio idrico integrato di impiegare l’acqua fornita da pubblico acquedotto esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari;

VIETA

l’impiego di acqua potabile per le seguenti attività:

  • lavaggio di cortili e piazzali;
  • lavaggio domestico di veicoli a motore;
  • innaffiamento di giardini, prati ed orti;
  • il riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili, anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua;
  • ogni altro uso diverso da quello domestico;
  • sono escluse dal divieto di cui sopra le forniture erogate per scopi particolari, in base a contratti specifici stipulati fra l’utente e l’Ente erogatore, ivi compreso l’uso da parte dell’Ente pubblico per il mantenimento di parchi, fontane e giardini;

INVITA

tutti i cittadini ad adottare ogni utile accorgimento finalizzato al risparmio di acqua; ad esempio:

  • riparare prontamente perdite, anche minime, da rubinetti, sciacquoni, eccetera;
  • installare sui rubinetti dispositivi frangigetto che, mescolando l’acqua con l’aria, consentono di risparmiare risorsa idrica pur disponendo di un flusso di agevole impiego;
  • se possibile, limitare la ricarica degli sciacquoni introducendo nei medesimi una bottiglia di plastica ben chiusa riempita di acqua od altro oggetto che sottragga volume al serbatoio;
  • non utilizzare acqua corrente per il lavaggio di stoviglie e verdure, ma solo per il loro risciacquo;
  • utilizzare l’acqua di lavaggio di frutta e verdura per innaffiare le piante;
  • utilizzare l’acqua di cottura della pasta per il lavaggio manuale delle stoviglie;
  • impiegare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico;
  • preferire la doccia al bagno, avendo cura in particolare di non far scorrere acqua mentre ci si insapona;
  • non far scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti o la rasatura della barba.

RICORDA

  • che gli accorgimenti sopra suggeriti comportano, oltre ad un sensibile positivo impatto di tipo ambientale e civico,  anche un non trascurabile risparmio economico per gli utenti;
  • che il riempimento di piscine è disciplinato dal citato regolamento regionale 29/R del 2008 “Disposizioni per la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi di acqua erogata a terzi dal gestore del servizio idrico integrato”; si sottolinea che per quelle ad uso privato (con l’esclusione quindi delle piscine ad uso pubblico o di quelle ad uso collettivo presso strutture alberghiere, agrituristiche e ricettive, per le quali è necessario accordarsi col gestore del servizio idrico) è vietato il riempimento con acqua potabile.

Il regolamento regionale 29/R del 2008 contiene inoltre altre utili informazioni, per cui si invita a prenderne visione presso il sito internet della Regione Toscana.

AVVERTE

La presente ordinanza entra in vigore dalla data di pubblicazione, sino al termine della criticità idrica, che sarà comunicata tramite espressa revoca dell’ordinanza.

Ogni infrazione ai divieti ed alle prescrizioni contenute nella presente ordinanza sarà punita con l’applicazione di una pena pecuniaria che va da un minimo di euro 25,00 ad un massimo di euro 500,00, come disposto dall’art. 7 bis del D.lgs 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni.

Gli agenti di Polizia Municipale sono incaricati di vigilare sul rispetto della presente ordinanza.

il responsabile del procedimento è il………………………………………………………………

Avverso la presente ordinanza è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla data di pubblicazione della stessa

Author: Sala Operativa